Una magnifica ossessione

L'accurata selezione che vi propongo, racconta di una varietà di soluzioni iconografiche e compositive provenienti dall'en plein air e dalla memoria, incominciando dai lavori dei primi anni sessanta. Il colore, la tela e l'inchiostro sono gli elementi che mi gratificano; sono il mio modus vivendi et operandi. La pittura è per me una magnifiva ossessione, uno strumento riflessivo e istintivo, dipingere è come uno stato d'animo; una terapia per accedere alla bellezza, che non indulge a semplici soluzioni. 

Gli esordi  

Uno stile vigoroso, un tocco schietto, un'originalità espressiva. Come tutti i creatori, Casarsa è prima di tutto se stesso. Drammatico, visionario per la scelta del soggetto, dove la morte e il suicidio tornano come un'ossessione; stravagante per la sua tavolozza, dove il verde, il bianco, il rosso e il nero si scontrano in violenti contrasti. 

Roger Van Malder (Critico d'arte)

I disegni

I suoi disegni sono di un virtuoso della penna che tratteggia ciò che lo circonda, soffermandosi su pochi particolari, sufficienti però a trasmettere le sue emozioni. Oltre al suo temperamento, apprezzo la sincerità, la purezza del suo rapporto con l'arte, favorito dalla gioia di disegnare.                                                          

Eligio Dercar (Gallerista)

Le atmosfere silenti

I suoi lavori esprimono l'armonia del bello, l'arte come prova del suo talento. Le raffinate cromie fatte con ricchi impasti di pigmenti colorati, deliziano il fruitore perché la luce che brilla nelle sue opere proviene da una sorgente spirituale generatrice di valori condivisi.

Marcello Di Tomaso (Artista pittore)

I colori mediterranei

Si dipanano ai nostri occhi, calde, severe, equilibrate espressioni pittoriche e grafiche; l'artista si attesta su espressioni di equilibrato realismo, in cui l'innata sensibilità grafica sottolinea e incide con garbate, appena percettibili linee, le compatte campiture di colore. 

Marianna Accerboni (Critico d'arte)

L'affascinante Africa

C'è nell'artista, una sensualità d'espressione eclettica, il colore è steso con una potenza di sensibilità quale simbolo di un esotismo che ricorda la lezione di Gauguin, per quei paesaggi e per quelle donne africane dal volto intenso di madonne nere, un esotismo che si rompe nella violenza dei gialli, dei bruni, dei rossi mattone e si esalta in passionalità di forma e di colore. 

Marili Conti (Critico d'arte)

Venezia, riflessi e marine

Casarsa dimostra di saper trattare i colori con grande sicurezza, permettendoci di intuire la stupefacente sensibilità del suo sguardo. Con le sue marine, l'artista si rivela un pittore vigoroso, il cui tratto iniziale e l'abbozzo schematico ritrovano il loro significato grazie ai toni elargiti da una pasta generosa e grassa. Ci troviamo di fronte all'opera di un poeta dall'animo ardente.

Bernard Clerin (Critico d'arte)

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